Il volume di De Fraja ripercorre le tappe della storia medievale aretina (secoli XIII-XIV) da un punto di vista innovativo rispetto a quello tradizionale. Le fonti, documentarie e cronachistiche, sono gli elementi fondamentali con cui analizzare gli eventi bellici e le politiche che hanno caratterizzato il controllo del territorio. Il rapporto tra documento e realtà topografica, l’interazione tra iconografia superstite e tracce materiali avvicinano il lettore ai fatti realmente accaduti, ma anche alla psicologia che li determinò. Pressione emotiva, tradimento e dileggio sono fra le componenti fondamentali per l’assalto e per l’assedio, con macchine ossidionali, delle fortificazioni, che vengono a loro volta analizzate in dettaglio. La dettagliata analisi degli eventi bellici fornisce un quadro tutt’altro che di immobilismo, dopo la battaglia di Campaldino, così come invece tramandato da una storiografia ormai desueta. Impreziosisce il lavoro una riflessione iniziale di Aldo A. Settia, specialista della materia.
Studioso del periodo medioevale, Simone De Fraja si occupa di castelli e fortificazioni con particolare riferimento al territorio aretino e al Vicino Oriente, ai quali ha dedicato diverse pubblicazioni. Collabora con istituzioni scientifiche ed universitarie, svolgendo attività didattica, di ricerca e di divulgazione. Fa parte dei maggiori sodalizi culturali della città e di associazioni castellologiche nazionali. Laureato in Giurisprudenza, svolge la professione di avvocato.
“Assedi e fortificazioni” consta di 180 pagine ed è corredato da numerose immagini, un appendice documentaria e dall’indice dei nomi di persona. Costa 15 euro, ma in occasione della presentazione sarà posto in vendita ad un prezzo promozionale.