Nella seduta di martedì scorso la Magistratura della Giostra, principale organo giudicante del Saracino, ha deliberato le sanzioni per i comportamenti ritenuti scorretti dei quartieristi durante l’ultima edizione del Saracino, lo scorso 2 settembre. I nove togati, guidati dal dottor Marco Dioni, giudice presso il Tribunale di Arezzo, si sono basati sulla relazione del maestro di Campo Ferdinando Lisandrelli e dei suoi vice e collaboratori in piazza. Di seguito le sanzioni comminate.
Anzitutto ai quartieri: a Porta Crucifera decurtazione di un terzo del contributo annuo di 15.000 euro erogato dall’Istituzione Giostra per il comportamento dei propri figuranti nei confronti dello stesso Lisandrelli dopo la carriera di spareggio del rossoverde Lorenzo Vanneschi. Accerchiato dai rossoverdi, il Maestro di Campo era stato quasi tirato giù da cavallo. A Porta Sant’Andrea la decurtazione è per un quinto del contributo per i disturbi alla carriera del gialloblù Elia Cicerchia. Carriera poi fatta ripetere anche se poi Elia ha confermato i quattro punti della prima ritenuta da annullare. Per i fatti sopraddetti erano stati deferiti, “per responsabilità oggettiva”, perché responsabili del comportamento dei figuranti, anche i capitani e i maestri d’armi di Porta Crucifera e Sant’Andrea: deplorazioni quindi per i capitani Rodolfo Raffaelli e Mauro Dionigi e per il maestro d’armi biancoverde Saverio Crestini, una Giostra di squalifica per il maestro d’armi rossoverde Roberto Bacci che paga sia per la recidività sia per non essersi adoprato per arginare le proteste di propri figuranti mentre per i due dirigenti di Sant’Andrea i referti hanno evidenziato l’atteggiamento collaborativo.
Mano dura nei confronti dei figuranti. L. T. di Porta Sant’Andrea vince la singolare classifica dei sanzionati: cinque giostre di squalifica (tre per disturbo alla carriera, una per comportamento non consono durante il corteo e una per la recidività); altri due biancoverdi, G. T. e D. C., sono sanzionati, sempre per disturbo a carriere, con tre Giostre di squalifica ciascuno. Il rossoverde M. F., dirigente di lungo corso e rientrato a giugno dopo ben sette Giostre di squalifica, ne riceve oggi altre tre per aver partecipato, anziché cercare di sedare, agli scontri tra “borghesi” di fede avversa durante il corteggio in Corso Italia. Porta del Foro aveva un unico figurante deferito: il paggio N. B., reo di aver abbandonato il proprio posto nella tribunetta, se la cava con la semplice deplorazione mentre il figurante di Porta Santo Spirito F. B. riceve una Giostra di sospensione per aver partecipata alla breve “aggressione fisica” dei gialloblù ai biancoverdi dopo la carriera di Cicerchia. Questa è stata forse la sanzione più sorprendente poiché il giovane dei bastioni non era certo solo come tutti si è potuto vedere, se così fosse stato, com’è stato fatto ironicamente notare, anziché una sanzione meritava un encomio per il suo coraggio avendo assalito un altro quartiere in solitaria.
Contro multe e squalifiche Quartieri e figuranti si potranno rivolgere al Gran Giurì, ultimo grado del giudizio giostresco, guidato dalla dottoressa Annamaria Loprete, anch’essa magistrato in servizio al Tribunale aretino.
giesse